Nelle precedenti conversazioni con -, fondatore del Network -, abbiamo affrontato il tema dell’identità di un consulente di viaggi online e del suo sistema di valori che, più o meno consapevolmente, influenzano e determinano il suo successo, allo stesso modo che il tempo dedicato alla propria attività di viaggi online o alla propria capacità.
Per capire chi è davvero un consulente di viaggi – è forse opportuno partire dicendo che, delle quattro figure/identità presenti nel mondo del lavoro, professionista, imprenditore e investitore, il consulente di viaggi online – abbraccia le ultime tre, a partire, tendenzialmente, da quella del professionista.
Il passaggio da un’identità all’altra, in particolare dallo stato di dipendente a quello di professionista, non è privo di difficoltà: la maggior parte degli aspiranti consulenti di viaggio online -, infatti, sono lavoratori dipendenti ed è importantissimo, sottolinea -, avere piena consapevolezza dei meccanismi che regolano ciascuna identità e dei fattori necessari al raggiungimento del successo voluto. Oltre che, naturalmente, piena consapevolezza dei propri valori principali.
Dipendente: il primo valore ricercato da un dipendente è la sicurezza, solitamente perché la persona in questione è incapace di gestire il rischio e la paura di fallire. Il termine “paura” non è casuale: la paura è raramente abbinata a qualcosa di concreto, più frequentemente a sensazioni prodotte da supposizioni non destinate ad avverarsi. Eppure questo è sufficiente a impedire a moltissime persone di tentare di realizzare i propri desideri. La felicità, insomma, deriva dal bisogno di certezze e non dall’insicurezza. Anche le altre figure del mercato del lavoro condividono la stessa paura, ma la gestiscono in modo differente, mentre per il dipendente la sensazione di certezza è più importante di tutto il resto, anche del denaro. E’ un valore così profondo e radicato da essere trasmesso di generazione in generazione, come confermato anche da frasi del tipo: “Cercati un posto fisso, sicuro, ben pagato, magari in banca o in posta, così sei a posto per tutta la vita!” oppure “Hai visto quello che vergogna, è fallito, al giorno d’oggi è meglio non rischiare!”.
O come sottolineato dai media che, con la loro tendenza a evidenziare le notizie negative a scapito di quelle positive, sembrano evidenziare solo i rischi della attività indipendenti: “Ditta fallita…Crack finanziario…”, “Guardia di finanza passa al setaccio…”, “Denunciati per frode fiscale…”, “Scoppia incendio, distrutto negozio vittima del pizzo….”. Anche la scuola, incentrata sull’evidenziare e sanzionare gli errori piuttosto che premiare e valorizzare i risultati, alimenta questo genere di paure salvo poi veder fallire il proprio modello non appena lo studente entra nel mercato del lavoro, dove contano leadership e doti relazionali, non le abilità teoriche e pratiche (date per scontate) che si imparano sui banchi di scuola.
Professionista o lavoratore autonomo: alla categoria si possono ascrivere avvocati, commercialisti, elettricisti e… consulenti di viaggio online -, tutte figure che condividono la libertà finanziaria e professionale. Se per i dipendenti è fondamentale la sicurezza, per i professionisti è fondamentale che il loro reddito dipenda esclusivamente da loro stessi: la qualità di vita è direttamente proporzionale alla capacità di gestire l’incertezza e le preoccupazioni economiche, che pure esistono e sono trasversali alle 4 figure, vengono affrontate non cercando la sicurezza fornita da altri ma assumendo sempre più consapevolmente la responsabilità delle proprie azioni e dei propri risultati. Un rischio di questo atteggiamento, per il resto assolutamente encomiabile, e dunque un possibile limite di queste figure è che pensano di essere le uniche in grado di fare il loro lavoro e quindi difficilmente cercano e trovano collaboratori, perché o non lo ritengono all’altezza o vi vedono dei futuri concorrenti.
Il consiglio di – agli aspiranti consulenti di vaggio online -, soprattutto a quelli che provengono da un percorso come lavoratori dipendenti, è quello di gestire la loro insicurezza in maniera consapevole, magari mantenendo all’inizio, visto che il modello di lavoro flessibile di – lo consente, un part time a stipendio fisso che garantisca una sicurezza economica e permetta di affrontare il vendere viaggi online serenamente e con entusiasmo.
Molti consulenti di viaggio online – hanno iniziato così e hanno lasciato definitivamente la loro posizione dipendente solo quando si sentivano pronti a diventare un professionista full time di successo: uno dei vantaggi del modello di franchising viaggi – è dunque la possibilità di passare da un’identità all’altra in modo graduale, con step intermedi, cosa impossibile nel caso dell’apertura di negozi fisici che necessitano di un passaggio immediato e definitivo.
Le altre due figure, imprenditore e investitore, corrispondono nel modello – al Prg(Promtore di riferimento di gruppo) e al Prp (Promotore di riferimento prodotti) in ogni caso, a chiunque voglia iniziare a vendere viaggi online, – consiglia vivamente la lettura del libro “I 4 Quadranti del Cashflow” di Robert Kiyosaki che spiega davvero bene i meccanismi del mondo del lavoro e l’importanza della consapevolezza di ciò che si vuole ottenere.