Viaggiare, sì viaggiare. Cantava così Lucio Battisti in una sua famosa canzone che è diventata per anni il simbolo generazionale di chi si appresta a mettere il naso fuori casa alla ricerca di nuove emozioni ed esperienze. Lo stesso stato d’animo devono vivere gli agenti di viaggio che propongono vacanze da sogno che fanno volare i viaggiatori con la fantasia verso mete tanto lontane quanto vicine.
Con la rivoluzione copernicana che il mondo del turismo sta vivendo in questi ultimi anni, le consulenze di viaggio sono sempre più richieste da diversi clienti che vogliono consigli e aiuti per organizzare e pianificare al meglio la propria vacanza. Ciò avviene perché non si vuol ricorrere all’intercessione delle agenzie di viaggio che propongono sempre gli stessi pacchetti standardizzati con sempre i soliti tour operator. La figura del consulente di viaggio sta così avendo sempre più importanza, seguendo il successo professionale che questo ruolo ha avuto negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in diversi paesi europei. In Italia in pochi anni diversi network stanno offrendo questi servizi garantendo la pianificazione di viaggi su misura grazie alla presenza capillare di moltissimi consulenti lungo tutto il territorio.
Il traveller agent può dividersi in due categorie che non si escludono comunque a vicenda: c’è chi lavora da casa e chi a domicilio. I primi sfruttano le innumerevoli potenzialità del web, entrando a contatto coi clienti grazie alla rete. I secondi invece preferiscono un contatto diretto con gli utenti, incontrando fisicamente i clienti che aiuterà nella pianificazione della vacanza. Quest’ultimo modo, anche se più dispendioso dal punto di vista fisico ed emotivo, è sicuramente però molto più gratificante. Conoscendo di persona il cliente, il consulente di viaggio a domicilio instaura progressivamente un rapporto di fiducia che si potrà protrarre anche nel tempo e nella rete di conoscenze delle persone a cui si è prestato aiuto. L’elemento “passaparola” è difatti decisivo in questo tipo di lavoro: nella maggior parte dei casi solamente con un contatto diretto si riesce a creare un investimento emotivo fra cliente e consulente che può avere ripercussioni felici anche in futuro.
Conoscere a domicilio il cliente, incontrandolo a casa o in ufficio, è anche una ottima occasione per studiare i suoi gusti e le sue peculiarità. Se poi il rapporto di consulenza va avanti nel tempo, segnale della reciproca stima fra le due parti, si potranno utilizzare le esperienze precedenti di viaggio per pianificare al meglio altre partenze. L’agente di viaggio può inoltre “battere” il territorio, delimitando la sua area e creando una sfera d’influenza che lo porteranno ad essere il leader dell’area strategica in cui si è scelto di operare. A dare autorevolezza al ruolo di consulente di viaggio ci ha pensato anche una regolamentazione chiara e precisa della professione: infatti, dal 2 agosto 2012, questo lavoro è stato inserito nel Quadro Regionale degli Standard Professionali (Decreto N. 869 Del 02/08/2012 della Regione Lombardia). Un attestato che certifica, qualora ce ne fosse bisogno, il valore di questo nuovo lavoro così richiesto nel mondo del turismo.